LE FORZE DELL’ORDINE

Patasgurzo è a casa da due giorni. Lui che da quando ha tre anni non si ammala mai ( tralasciando braccia rotte e adeinectomie…vuoi mettere un ricovero con un’influenza). Anche questa volta in effetti il termine malato è abbondantemente sovradimensionato. Lunedì mattina aveva lamentato un mal di testa che gli impediva di rincorrersi nel vicolo con Patapa’ andando a scuola (ma davvero le loro mattinate, all’alba delle 8 sono così aventurose ?). All’uscita Patama’, infallibile termometro, ha rilevato una temperatura superiore alla convenienza. Il Patasgurzo, tirando fuori un eroismo tutto maschile ha preteso comunque di andare a calcio. Specificando meglio, l’eroismo maschile prevede rapide riprese e sorprendenti sospensioni di sintomi in concomitanza di eventi sportivi o potenziali incontri di intima natura.
Ovviamente terminato l’allenamento l’eroe si è trasformato in un frignante bambino di 7 anni con 38 di febbre.
La mattina dopo si è svegliato in ottima forma ma con due guance generosamente cosparse di graziosi puntini rossi. Ovviamente la scuola è stata accantonata e Patasgurzo ha guadagnato un’overdose di televisione e una visita dalla pediatra con relativa caramella. La diagnosi è stata subordinata a un tampone orofaringeo (orofaringeo trovo che sia una parola bellissima…) che è stato fatto la mattina seguente . Incredibilmente nessuno ha dovuto legare e sedare il nostro eroe (se conosceste Patasgurzo capireste). Patama’ baldanzosa, ha concesso al pargolo ben due omini con il testone di basket ( l’ennesima novità delle nostre instancabili edicole, che vorrei qui ringraziare……). Tutti e quattro siamo andati dai vigili del nostro bel paesello per l’autorizzazione dei ponteggi (ahimè dobbiamo rifare il tetto). La presenza di un bambino settenne in libera uscita scolastica e provvisto di due meravigliosi giocatori NBA ha scatenato l’entusiasmo dei rappresentanti delle forze dell’ordine che si sono contesi gli orrendi pupazzetti e hanno intavolato un’ avvincente discussione sui playoff americani e italiani , approdando infine all’inevitabile chiacchierata sul calcio. I vigili hanno passato un piacevole quarto d’ora e Patasgurzo era pienamente soddisfatto di essere sceso dalla macchina. Speriamo che la prossima volta che mi fermano si ricordino di me…..

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