IO CREDO NELLE FATE

Non è un mistero. Io credo nelle fate, anche negli gnomi. Non credo però nella necessità di stirare, a meno che non sia strettamente necessario, per esempio per fare una tee-shirt.

Di solito le faccio stampando da computer, o cucendoci sopra cose, quindi quando martedì Prenatal mi ha invitato a un workshop per realizzare una maglietta insieme a altre mamme, e mi sono trovata davanti una montagna di colori, nastrini, stampini, retine, centrini, glitter, pennarelli, spillette, ma neanche un pezzo di stoffa con ago e filo né uno straccio di stampante, sono stata presa dal panico.

E mentre le mie compagne di classe  (Le Funky mamasGenitori channel, FilastroccheCeliaca per amorecento per cento mamma, Ricomincio da quattro, Sweet as a candy) iniziavano a realizzare le loro creazioni io ancora ero lì a fare la cernita di tutto il materiale!

Per fortuna ho visto un pezzo di runner in pizzo plastificato che avevo anche io e quello mi ha fatto venire un’idea e per fortuna, Costanza, la nostra maestra, è stata pazientissima e mi ha spiegato come utilizzarlo, mentre si divideva tra me e le altre rispondendo a mille domande. Una santa in sintesi.

prenatal

Comunque ho scelto una tecnica facile facile, a prova di pastrugno. Innanzitutto ho messo uno strato di carta da forno all’interno della maglietta, per evitare che il colore sporcasse il retro. Poi ho posizionato il pezzo di pizzo plasticoso su quasi tutta la maglietta, ho protetto le parti delle maniche  che non volevo colorare con del decofix e fissato i bordi del tutto con dello scotch per far sì che il tutto rimanesse più fermo possibile.

Poi con una spugnetta appena inumidita ho iniziato a tamponare con del colore puro tutto quanto. In breve tutto il pizzo da bianco è diventato di un giallo brillante…ora che ci penso, giuro solo ora, proprio come quello che uso come runner a casa. La vita anche quando non te ne accorgi spesso ti porta in luoghi conosciuti.

Al momento di togliere tutto avevo un po’ paura, ma un caffè, seppur non corretto, mi ha dato il coraggio e il risultato è stato sorprendente.

Ho delimitato il bordo superiore con un nastrino che è stato sufficiente incollare alla stoffa e poi ho realizzato dei fiorellini con una carta pazzesca della Stamperia che non conoscevo. Un foglio glitteratissimo, di un sacco di colori, che basta ritagliare a piacere e poi stirare sulla maglietta. E anche qui, subitaneo, un tuffo nel mare del conosciuto, sull’onda dei ricordi: ve le ricordate le magliette con il vostro nome glitteroso stampato sopra che giravano negli anni settanta? io ce ne avevo una con Heidi e una con Furia.

Poi è arrivata la parte più difficile, quella della scritta, che senza stampante ho dovuto fare a mano libera…una glitterosa come quelle succitate sarebbe stata più bella, ma non andiamo troppo per il sottile (che vuol dire non guardiamo da vicino) e accontentiamoci!

istruzioni

Avrei voluto fare anche il dietro, e scrivere LO GIURO; LO GIURO che avrebbe dovuto completare la citazione della frase davanti (Peter Pan: ogni tanto a tempo perso ripetetela, che salvate una fata da morte certa e non vi costa nulla, grazie #savethefairies) ma non c’è stato tempo perché Prenatal ci ha fatto il bellissimo regalo di farci girare tra la loro nuova collezione (assolutamente da non perdere le tee con la frutta…se non avete figli piccoli, compratele e fateci cuscini!) per scegliere un outfit da abbinare alla nostra maglietta.

Io avevo scelto di farla per Patasgnaffa, un po’ perché quella in mezzo ha bisogno sempre di un occhio di riguardo, un po’ perché qualsiasi cosa avessi scelto la avrei potuta poi usare anche per Patagnoma. Si campa anche di furbizia.

E’ stata una mattina divertente e allegra, anche se non sono mancati i momenti di concentrato silenzio, e il tempo è volato via anche troppo velocemente.

Qui potete trovare il racconto della mia compagna di banco, siamo state bravissime e non abbiamo preso neanche una nota!

Come oufit ho scelto un paio di pantaloncini jeans, perché la mia giovane principessa sta tirando fuori il suo lato più rock ultimamente, e una giacca a vento perché in questi giorni c’è il sole, ma fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.

pata1pataduepatatrepataquattropatacinqueprenatal

Il tutto è stato molto apprezzato, non so se si capisce!

3 risposte a "IO CREDO NELLE FATE"

  1. ma Patasgnaffa quanti anni ha? a occhio avrei detto 8-9 epperò per la mia di quell’età da prenatal non trovo più niente che le vada bene come misura (e sono disperata, perchè le cose di prenatal son proprio carinecarinecarine e soprattutto non sono da mini adulta)

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