Un breve post anomalo, per una piccola riflessione.
Io che rifletto, lo so è una cosa anomala, anche quando stampo, infatti nel post precedente ve lo ricordavo apposta.
Nulla di serio o impegnativo neanche sta volta, tranquilli, una semplice considerazione, un darmi ragione, che fa sempre piacere.
E’ che quando ero più giovane e sfogliavo ammirata le riviste, soprattuto estere, le poche su cui si riusciva a mettere le mani, e ringrazio il cielo non ci fosse ancora Pinterest, altrimenti la mia frustrazione sarebbe stata pessochè cosmica temo, e vedevo le crafter immerse nei loro atelier a sfornar creazioni incredibili, in un recondito angolino del mio cervello, un diavoletto pensava che bella forza creassero meraviglie certe con quel po’ po’ di materiale che disponevano. Pensavo che così era un gioco facile, e che chiunque sarebbe stato capace di farlo.
Ora forse sul chiunque il diavoletto del mio cervello, carico di corna glitterate e ardore giovanile forse esagerava, ma sull’accumulo di materiali e sulla sua influenza sulla creatività secondo me aveva ragione da vendere.
Perché spesso è proprio il materiale intorno a te a parlarti e a farti venire un’idea.
Oppure può capitare che ti venga un’idea, e se hai un sacco di cose in casa la puoi realizzare subito senza dover aspettare e uscire a fare acquisti, che poi magari l’idea ti scappa via, che le idee sono tipi volubili.
Per esempio l’altro giorno era il compleanno della mia amica Deborah (tanti auguri a teeee) e io non ho molto raggio d’azione non guidando ultimamente, non sono sicura che una foglia di zucchina gigante sarebbe stato regalo gradito….
Nell’attesa di giungere in città ( oggi, yuppi! ), volevo farle quello che si chiama “pensierino”.
E qui potete smettere di leggere se volete perché sto iniziando a scrivere post tipo vecchia arteriosclerotica che ripete sempre la stessa cosa.
In effetti le ho confezionato un quadretto utilizzando un’immagine di MollieMakes ( già fatto ), usando la carta da stampare e stirare ( impossibile linkare post per numero eccessivo ), che ho stirato su un pezzo di stoffa che poi ho attaccato con le puntine su un quadretto di quelli in tela bianca da dipingere. Sarebbe stato bello poterci stirare direttamente sopra la carta, ma non prende, ve lo dico con cognizione di causa…almeno servo a qualcosa!

Con un taglierino ho inciso il punto in cui la cannuccia nel disegno entra nel barattolo e ci ho infilato una cannuccia vera.
Con della stoffa gialla ho ritagliato un limone, e con del banalissimo filo da cucito ci ho “ricamato” le venature dello spicchio. La stoffa l’ho incollata con la colla….tutto il materiale lo avevo già in casa.
Bella forza, avrebbe detto la Gaia ventenne e in un certo senso le dò ancora ragione.
Hai ragione! devo rivedere la mia lista di priorità in fatto di accumulo e provviste….
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Sul retro c’è anche una fiaschetta di gin & tonic? 😄
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