Qui lo dico e qui lo nego, non sono una gran fanatica dei dolci di carnevale. Le chiacchiere mi dicono poco, i tortelli son buoni ma non mi tolgono il sonno. La mia vicina di casa mi ha portato le zeppole, calde e fumanti e sono tornata più volte in cucina per farle fuori….ma in fondo son contenta che siano finite.
Però mi piacciono un sacco i semla, dolci svedesi tipici del martedì grasso. Dei panini dolci con il cuore di marzapane e un frullo di panna sotto il cappello.
Per anni sono andata a sbafo, me li faceva la mia amica svedese, e in fondo me lo doveva perchè senza di lei non li avrei mai conosciuti.
Ma da quando sono al lago mi sono dovuta arrangiare. La cosa buffa è che ogni anno mi dico che non devo mica aspettare il carnevale per farli, che non è mica una mia tradizione. E invece finisco per farli solo in questo periodo
1 kg di farina
600 ml di latte
180 gr di zucchero
200 gr di burro
1 uovo
2 cubetti di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
pasta di mandorle
panna montata
zucchero a velo
Fate sciogliere il burro in mezzo litro di latte, aggiungere il lievito, il sale e la farina. Se lo trovate aggiungete anche un paio di cucchiaini di cardamomo. Io in queste lande desolate non lo trovo! Impastate il tutto per un quarto d’ora o finchè non ne potete più, che cucinare dolci non deve mica essere una sofferenza. Coprite e lasciate lievitare per mezz’oretta. Poi dividete la pasta in una cinquantina di palline da ping pong e lasciate lievitare (sempre al buio e al calduccio) per un’altra ora. Io li faccio molto più piccoli di quanto si dovrebbe, ma mangiarne di più da maggior soddisfazione.
Spennellate con un uovo e mettete in forno a 200 gradi per una decina di minuti. Quando sono belli dorati toglieteli dal forno, tagliate via la calotta superiore e scavate parte della mollica. Mettetela a bagno con del latte e mescolatela bene con del marzapane (ci sono stati anni in cui non ce l’avevo….ho frullato delle mandorle….) e rifarcite i panini. Aggiungete un bel po’ di panna montata, rimettete il cappellino e spolverate con lo zucchero a velo.
Le dosi che vi ho dato bastano per un esercito, ma già che si è in ballo…a un certo punto mi stufo di scavare, mescolare e farcire e allora gli altri mi restano da mangiare nature, con nutella o marmellata!
SEMLA
La foto è di repertorio, perchè quelli di quest’anno si sono fatti un viaggio fino a Milano ed erano un po’ ammaccati. Vorrei però far notare il ramo fiorito di nocciolo. Non è finto e, ribadisco, io i semla li faccio solo a carnevale….ah bei tempi….
Le proverò anche io, Figlia va pazza per la panna montata; magari ne faccio un po' meno di 50, oppure invito a merenda tutto il paesello 😀
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la provo anche io!
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Ehm….assumilo a bocca pulita sotto la lingua? Se non ho il lievito fresco uso quello in polvere, due bustine…..sulle palline non so che dire! 😉
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….io ho qui cardamomo a secchiate, ma niente lievito fresco, solo secco, cinese e a palline che sembra roba omeopatica. Mi dai una dritta???
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grazie Gaia, la ricetta mi ispira molto! la proverò!
vale
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come al solito quella che apprezza di più i miei dolci….sono io (ma è che ho dei figli rompiscatole, non è che non siano buoni! e Patapà non è goloso)
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Mi immagino la gioia della patafamiglia a mangiare questi dolci, con o senza scavo
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Bel racconto, dolci pata.ppetitosi, che si vorrebbe poter desiderare di più?
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Gaia..di nome e di fatto,tu e i tuoi patasgnaffi!
Ross
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