E’ iniziato a fine Novembre, le maestre che ti chiedono di dare un mano con i lavoretti di Natale. Pochissimo il tempo per elaborare un progetto ma al volo nascono quattro renne. Al volo vengono reclutate tre cavie, che rivelano abili mani e la cosa sembra facile, agile e snella. Anche Patagnoma riesce a fare la sua.
Già le amo queste renne.
Poi i pomeriggi a scuola, i bambini alla spicciolata quattro o cinque per volta, le mani un po’ meno abili, le risate e gli allegri pasticci a rallentare i lavoro, perfettamente imperfetto. E così anche qualche mattina viene trascorsa a scuola. Per respirare i ritmi e scorgere i volti che ogni giorno accompagnano la giornata di Patasgnaffa. Alla fine un privilegio.
Ma le classi sono tre, quasi sessanta renne, e a questo punto le amo un pochino di meno.
Ah, certo, aiutiamo anche le vecchie maestre di Patasgurzo con i lavoretti, e come dire di no. E quasi metà scuola mi chiama maestra. Che ridere.
I giorni di scuola sono ormai agli sgoccioli e alle renne viene data la libertà. Un’amica (sì, dico a te), ottenebrata dal freddo pensa che potrebbero essere dei segnaposti carini per la tavola di Natale e così viene organizzato un pomeriggio di puro sfruttamento minorile.
Ma all’ultimo non ce la fai, un’altra renna e potresti fare una strage. A Babbo Natale poi toccherebbe andare in giro in ferrari (perché è rossa ovviamente).
Ripieghi quindi su paffuti alberelli di cotone.
Sopravvivere al Natale è una disciplina olimpica!
A me i latitanti me spicciano casa! 😂
"Mi piace""Mi piace"
Sei inarrestabile!
"Mi piace""Mi piace"
Detto da te che mi hai visto in pieno delirio preNatalizio mi fido
"Mi piace""Mi piace"
…e tu hai vinto la medaglia d'oro!!! Patama campionessa, dai che il Natale è alle porte e tutto finirà… fino al prossimo Natale 😉
"Mi piace""Mi piace"