Non parlo solo di me, lo so, me ne sono stata zitta per un po’, ogni tanto si ha bisogno di un profilo più basso, ma non vi prometto di continuare a mantenerlo….
Sto parlando di Enolago, la manifestazione vinicola (ma si dice poi così? i mosti si rivolteranno nelle botti) che Patapà aveva organizzato quasi casualmente l’anno scorso per un evento nel posto dove lavora. Nonostante una pioggia torrenziale, che sembrava quasi una maledizione, la cosa era piaciuta così tanto, che le richieste di riproporla, nel corso di un anno e mezzo non sono mancate, e così, eccoci di nuovo (lui in verità) in ballo con produttori, bicchieri e tasche per il vino.Nulla di questo sarebbe stato possibile senza la follia di Deborah e della Prologo di Angera che ha tirato le fila di un’organizzazione che per me equivarrebbe a fare una partita a Tetris bendata.
Come al solito mi sono ritagliata la parte divertente del lavoro e ho riempito il tendone di pompon e bandierine…non so proprio come mi sia venuta in mente questa idea.
I giorni della manifestazione li ho poi passati seduta alla cassa, anche questa una mossa piuttosto furba direi, non solo perché me ne sono stata seduta, ma perché ho avuto una costante e perfetta visuale del fluido divenire di chiacchiere e risate, di bicchieri svuotati con cura, perché pieni di fluidi preziosi, di bottiglie passate di mano in mano e di sorrisi scambiati.
A fianco, lo stand gastronomico non si è mai fermato, c’era sempre da mangiare per chi aveva fame, per chi doveva riprendersi un po’ da un’intensa degustazione…o da chi voleva degustare mangiando.
Sono stato giorni intensi, ma passati con allegra leggerezza, i bambini erano bradi in riva al lago, tranne Patasgurzo che il più del tempo lo ha passato a casa, si spera a studiare perché siamo arrivati alla terza media, no, cioè vogliamo parlarne? No vero? glissiamo….
Non potevo pensare di passare in modo migliore il mio compleanno, sì perché riduciamo tutto a un post egocentrico e diciamo che in fondo è stata tutta una grande festa per me, per avere in torno amici e famiglia, sotto il sole e con l’erba tra i piedi.
Perfetto. (il vino dicono poi fosse buonissimo, io avevo mal di testa e non ho bevuto, recensioni più appropriate spero le scriva qualcun’altro!!!)