UNDICI VOLTE TRENTA

Presa com’ero dal turbinio della fine della scuola e dalla miriade di altri compleanni, veri e finti, mi stavo dimenticando del mio!

Per fortuna ci sono le amiche, che in un campo da calcio pieno di margherite ti chiedono che programmi tu abbia per i festeggiamenti.

I

Per fortuna non si scompongono nel vedere nel tuo sguardo il vuoto pneumatico e un vago senso di terrore.

Per fortuna ci sono le amiche, che decidono di organizzarti a casa loro un piccolo party di compleanno. Addirittura il giorno prima per non dare troppo fastidio

E così ho passato l’ultima sera dei miei trenta in compagnia di amici cari, una luce che accarezzava le rose e un’ aria che timidamente richiamava l’estate.

E non finisce qui perché le amiche non arrivano mai sole. E dopodomani quattro di loro prevedono di rapirmi per ben 24 ore.

Destinazione sconosciuta ed elenco valigia altamente improbabile.

Chissà cosa diavolo sarà dei miei quarant’anni nuovi di pacca…

Nel frattempo, grazie Tina!

E grazie anche a Francesca per avermi fatto vedere i quaranta sotto una nuova prospettiva numerica!