Quando è nato Patasgurzo mi è venuto naturale cantargli la ninna nanna che veniva cantata a me da bambina.
Parlava di avventure, di indiani, pirati e cavalieri che la sera, stremati, crollavano nel loro letto.
Per la verità io, vezzosa femminuccia, poco mi riconoscevo nei protagonisti maschili. Mi vedevo più nei panni della damigella in pericolo, complice un quadro del mio papà che allora stava sopra il mio letto e ora veglia nella camera dei Patasgnaffi, oppure in quelli della mamma che metteva a letto l’eroe stanco .
Passa la carovana e gli indiani in fila indiana Inseguendo stan la traccia coi colori sulla faccia Con le penne nelle trecce, con la scure, con le frecce E con l’arco nella mano, in silenzio, piano piano |
Bum bum, bum bum,
Bum bum bum bum
Bum bum
Naviga il galeone dei pirati, e sul pennone
Muove il vento l’Ombra Nera, la terribile bandiera
E sul ponte l’equipaggio, dopo l’ultimo arrembaggio,
Sta contando tutto l’oro nella cassa del tesoro
Bum bum, bum bum,
Bum bum bum bum
Bum bum
Un guerriero in armatura con la spada alla cintura.
Elmo e scudo son d’argento, corre forte come il vento
Al castello in mezzo al lago per combattere col drago
Bum bum, bum bum,
Bum bum bum bumBum bum, bum bum,
Bum bum
E’ finito un altro giorno e il guerriero fa ritorno
Fa ritorno da lontano col pirata e con l’indiano
A dormire nel lettino con la testa sul cuscino
Bum bum, bum bum,
Bum bum bum bum
Bum bum
che bellaaaaa..io prendo nota, non si sa mai!
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Ma è bellissima, avrebbe fatto al caso mio, quella che cantavo io era molto sdolcinata…
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