LA SINDROME DI LINUS

Quasi ogni bambino intorno ai quattro o cinque mesi si sceglie un pelouche, una bambola o una copertina, che diventano per un certo periodo, oggetti fondamentali e da cui diventano inseparabili, soprattutto al momento della nanna. C’è anche chi si sceglie un dinosauro di gomma dura come quello stordito di George, ma in fondo è un maiale, o chi se ne va in giro con la sottoveste di pizzo della mamma…per anni.

Stiamo parlando del famoso Oggetto Transizionale, parolone psicologico che indica quella cosa che aiuta il bambino nel processo di crescita a capire che lui e la mamma non sono un’unica cosa e a superare pian piano quel tragico momento in cui la mamma lo abbandona brutalmente perché deve dormire ( quantomeno lei ). Per i comuni mortali la “coperta di Linus” per intenderci.

I miei figli devono essere tipi particolarmente prosaici perché tre su tre si sono scelti proprio una copertina, e chiunque abbia un figlio sa bene che purtroppo la scelta dell’oggetto transizionale non è in alcun modo influenzabile.

Altrimenti tutte noi propineremmo ai nostri pargoli oggetti facilmente lavavabili, facilmente replicabili, facilmente stivabili, facilmente trasportabili, praticamente indistruttibili, possibilmente in millemilacopie.

Invece Patasgurzo si scelse una copertina di lana verde menta. Verde Menta lo rimase per poco, pochissimo. Abitavamo a Milano e la Colilla, era questo il suo nome (tutti i nomi sono opera dei Patasgnaffi stessi in piena età della lallazione), ci seguiva ovunque, perennemente sotto le ruote del passeggino. Era di lana, non si asciugava mai, e per dire mai intendo mai. Nel giro di poco era diventata grigia. L’estate del suo primo anno era il 2003, non so se lo ricordate, un filino caldo…. si moriva, e lui dormiva solo con la coperta di lana puzzolente in faccia. Non so esattamente come sia sopravvissuto.

tin tin reader
Il suo amore per la Colilla è durato negli anni. Non ci dorme più insieme, ci mancherebbe altro, ora preferirebbe dormire con  le palle di gomma piuma, per fortuna è diventato allergico, però gira ancora per camera, e spesso mentre legge se la cincischia ancora tra le dita.

sottosopra pigiama

Patasgnaffa scelse una copertina più pratica per fortuna. Una un po’ più abbondante come misura, ma almeno di ciniglia ridoppiata in cotone, quindi più lavabile e più leggera. Il tempo di lavarle ste benedette copertine però è sempre stato risicatissimo, soprattutto quando erano piccoli e facevano i riposini…delle vere coperte di Linus…quelle con le mosche che ci svolazzano intorno….

doudou

Era la copertina con cui la fasciavo per farla dormire quando era una bebè piccolissima e sembrava un piccolo involtino primavera. Adorava essere avvolta in quel modo e dormiva come un minuscolo ghiro ed era uno spettacolo per gli occhi. Quella coperta ha un coniglio abbastanza orrendo ricamato su un angolo e lei si addormenta grattandolo con il pollice.

Colilla

A otto anni quasi nove ancora se la porta a dormire, anche se, ovviamente, non ne fa una tragedia se non ce l’ha.

bum,baby, bum bum!

Patagnoma si scelse una copertina che al momento sembrava una genialata, di cotone leggero, lavorata a maglia. In breve si è rivelata una fregatura pure quella, perché, verde menta pure lei è diventata anch’essa grigia e chissà come ancor più puzzolente ( io lo so ma non lo dico ), ma soprattutto, la maglia sottile ha iniziato a disfarsi qua e là costringendomi ad aggiungere una toppa sull’altra, rendendo la copertina via via più lunga da asciugare.

Patato e trottola

Sorprendentemente un anno fa Patagnoma aveva smesso  di cercarla per dormire, dando un’ inaspettata prova di maturità.

Poi durante l’ultimo febbrone settimana scorsa, visto che con la coperta aveva caldo, distrattamente, essendo notte fonda, cretina io, le ho dato la prima cosa che ho trovato. La Lalla. Bene, ora è tornata ad andarci anche all’asilo.

letture a due
Se volete farmi un applauso, ma preferirei dei fiori…..

Lalla

In queste foto i bambini indossano i bellissimi pigiami SOTTOSOPRA.

Patasgurzo il modello MONELLO estivo e ieri ho dovuto pregarlo di toglierselo per lavarlgielo perché se ne è innamorato…forse è il suo nuovo oggetto transizionale per la preadolescenza

Patasgnaffa il modello PATATO, era molto fiera di avere un pigiama da “uomo” e ha detto che con una cravatta sarebbe stata anche perfetta per andare al lavoro…temo sia ancora un po’ confusa.

Patagnoma indossa la camicia da notte TROTTOLA ...una bambina con una camicia da notte…non credo dover aggiungere altro ♥

8 risposte a "LA SINDROME DI LINUS"

  1. Anche i miei figli, due su due hanno scelto la copertina come “oggetto transizionale”! Loro la chiamano la “titta”!

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  2. Dimenticavo! Anni fa gli dedicai anche una pagina su fb!
    La pagina con meno mi piace sulla faccia della terra: solo me, mio fratello e mia madre! 😂 😂 😂

    Io amo il mio cra-cra!

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  3. E ora parliamo del MIO oggetto transizionale: il cra-cra! Un federa bianca con orlo a giorno!
    Tuttora mi addormento sfiorandone l’orlo a giorno coi polpastrelli!
    Alessio ha imparato a condividere il talamo nuziale anche con lei.
    per fortuna sono abbastanza ‘adulta’ da sostituire il mio cra-cra con uno analogo quando mi rendo conto che è diventato logoro, usurato e sporco. Però è sempre un po’ un lutto. Perché un cra-cra usurato dà molte più soddisfazioni di un cra-cra nuovo di pacca (nuovo si fa per dire perché sono tutte lenzuola appartenute alle nonne).
    Me lo porto sempre dietro, ovunque, anche quando sono andata in ospedale a partorire! 😂 😂 😂

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