I SOGNI SON DESIDERI

Cenerentola per me è stata la prima. La prima principessa, e in assoluto il primo film che io abbia visto al cinema. Non state a fare calcoli strani, sono vecchia, ma non così tanto. E’ che una volta mica macinavano film Disney un tanto al chilo, se li dovevano disegnare a mano e il suo tempo ci voleva. E così rimandavano i vecchi film al cinema, e crescendo, ogni anno, scoprivi comunque un cartone nuovo.

E Cenerentola per me è stato il primo. Ed è stato amore. Assoluto. L’ho visto con la mamma, poi con il papà , poi con i nonni, poi con la mamma e poi se ne è perso il conto. Anche perché una volta era la meraviglia. Ti sedevi a guardare il film, e se non volevi uscire dal cinema non ci uscivi, punto.  E io ero una bambina di tre anni molto testarda.

Era amore così grande che sono arrivati anche gli spezzoni in casa, che guardavamo con il proiettore in super8.

E così quando a novembre ho visto il trailer mi sono emozionata, perché si sa che il primo amore non si scorda mai.

Vederlo adulto e in carne ossa, ad anni di distanza può anche far paura, ma il nervosismo lo si combatte anche a colpi di tulle e scarpe argentate.

E così oggi l’ho rivisto, il mio amore fattosi grande. Ed è stato bellissimo.

Perché è rimasto uguale a se stesso, semplice, con una trama che è solo un’unica storia, quella nota, senza fronzoli o sottotesti, che lo avrebbero, forse maturato, ma anche appesantito.

E Cenerentola è solo una bella fiaba, con cattivi cattivi, ma non cattivissimi, con amori puri, anche se fondati su un solo sguardo. È la storia dove bontà e gentilezza prevalgono sulla cattiveria, che suona un po’ stucchevole, perché lo è. Perché di eccesso di zuccheri tutti ogni tanto abbiamo bisogno.

Abbiamo bisogno di eccesso di colori, di occhi blu che paiono finti, di campi di fiori di cui senti l’odore. Di una casa di campagna dove vorresti passare ogni istante della tua vita, con il grande tavolo lucido della cucina e i rami che gentili si arrampicano sulle pareti doro. Di un cavallo da cavalcare a pelo con i capelli arruffati più della sua criniera, di un palazzo che a guardarlo non ti ci sta negli occhi. Di oche che ti salutano dalla finestra, di padri troppo buoni, di matrigne infelicemente cattive. Di fate smemorante che alla fine non si scordano di te e soprattutto di tanti tantissimi strati di tulle.

E di un tempo che è così elastico che 12 rintocchi durano venti minuti, di una fanciulla che pur nella fretta non smarrisce la strada (io sarei ancora persa nel giardino all’italiana, costretta a mangiare avanzi di zucca con topini che mi rosicchiano i piedi) per portare la storia un po’ più lontano.

Abbiamo bisogno di credere nell’amore vero, nel coraggio e nella gentilezza, abbiamo bisogno di guardare film leggeri e magici, fatti della stessa sostanza dei sogni. Perche i sogni son desideri, Di felicità. Nel sonno non hai pensieri, ti esprimi con sincerità. Se sogni e credi fermamente, dimentichi il presente. E il sogno realtà diverrà.

fiori

3 risposte a "I SOGNI SON DESIDERI"

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