SCUOLA DI CIRCO….ANCHE PER ME

Settimana scorsa c’è stato lo spettacolo di fine anno della scuola di Circo di Patasgnaffa.

È passata una settimana e ancora non l’ho raccontato.
Perché sono qui inchiodata a una ruota che gira, con mille cose da fare, duemila che dovrei fare e tremila che vorrei fare.
Mi manca l’aria, e ho la stanchezza spalmata addosso come una crema stantia. 
Mi arrabbio con i bambini, ma in realtà è a me che rimprovero di non avere tempo ed energie per ognuno di loro.
So però che è solo un momento, lo sconforto lo vedo pendere dal calendario, dalla x che segna la fine della scuola.
Perché tutti i miei progetti potrebbero dover aspettare settembre, ma magari anche no. Magari riuscirò a ritagliarmi un po’ di angolini per ritagliare un po’ di stoffe. Anzi sarà così di sicuro.
E porterò i bambini al mare e forse a visitare qualche città.
Passeremo ore lente e appiccicose stretti stretti nella calura del dopopranzo.
E va già  un po’ meglio, solo sfogandosi un po’, rimettendo tutto, a fatica, in prospettiva, parlandone un po’.
Perché tutto può essere un equilibrio difficile, ma con l’esercizio puoi camminare anche su una gigantesca palla rossa. Puoi sfrecciare su un monociclo e fare passi da gigante, se solo hai il coraggio di salire sui trampoli.

Puoi ridere di gusto partendo da poco, quando ti attorni di persone belle, con voci e pensieri puliti.

Puoi cercare di tenere insieme tutti i tuoi impegni, facendoli volteggiare come palline, tenendoli in bilico come piattini cinesi, che girano veloci, non cadono e arrivano a destinazione.
Puoi arrampicarti in alto, facendoti forza, sentire l’aria più leggera, vedere tutto da un’altra angolazione e allora trovare il coraggio di metterti a volteggiare.
Puoi continuare a correre perché la musica si fa incalzante, ma riuscire lo stesso a superare con agilità gli ostacoli che ti trovi di fronte.
E quando sembra che tutto sia buio puoi sempre trovare delle luci colorate che stupiscano te e chi ti sta intorno. 
Tutto questo me lo ha ricordato lo spettacolo di Patasgnaffa. Uno spettacolo messo in piedi in un mese, da bambini entusiasti e insegnanti geniali.
È stato tutto perfetto. I bambini erano felici, emozionati ma sereni. E si vedeva. Non c’era nulla di sfarzoso, di ostentato o di volgare. Era tutto perfettamente misurato, non una nota stonata.
Sono stati tutti eccezionalmente bravi, io non riesco ancora a capacitarmi di come dei bambini, dei ragazzi possano essere in grado di fare certe cose.
Patasgnaffa era una delle più piccole, ma quella che è stato più difficile tenere lontana dalla ribalta. 
È una bestia da palcoscenico, ama profondamente essere ammirata, divertire, stupire, e non ha paura di nulla.
Si è arrampicata da sola sui tessuti e ha eseguito un paio di figure, una anche a testa in giù, con il sorriso sulle labbra e le gambe quasi diritte.
Un grazie davvero agli insegnanti del circo Clap. 
E una buona fine scuola a tutti voi.

7 risposte a "SCUOLA DI CIRCO….ANCHE PER ME"

  1. Grazie Gaia per queste belle parole…non sai quanto hai colpito nel segno. Un abbraccio Francesca

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  2. sto giusto pensando se iscrivere the big potatoe l'anno prossimo, che avrà tre anni e mezzo… che dici? (considerando che dovrei attraversare metà città)… puoi dirmi che non è indispensabile e che un corso di danza è ok bello uguale? 😀

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  3. Ritaglierai momenti e stoffe, di questo ne sono certa, perchè quando prende l'onda della creatività non si sta mica lì a guardare se è un appiccicoso dopopranzo di agosto oppure no.
    Ammiro moltissimo la Patasgaffa, io non mi attaccherei ad un trampolino nemmeno con la prospettiva di una lauta ricompensa a 6 zeri!

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  4. Ciao cara Patama' 🙂
    Sapevo che esistono le scuole di circo ma non ho mai conosciuto nessuno che le avesse frequentate e mi hanno sempre incuriosito molto…bravissima che hai iscritto la piccolina e bello il tuo post, carico di energia e quindi non ho dubbi sul fatto che riuscirai a ritagliare dei mini momenti per te prima di settembre! 🙂

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