LA REGOLA DEL QUATTRO

Una ragazza bionda con un nome di quattro lettere, un tempo incontrò un ragazzo magro e con la barba con un nome di quattro lettere anch’esso. Si innamorarono e rapidamente, cioè subito, andarono a vivere insieme.
La ragazza iniziò subito a dipingere mobili e finestre e ad aumentare la famiglia nel modo più appropriato alla loro giovane età.
La prima ad arrivare fu una scemottissima e dolcissima cana, che pigolava di notte e rideva di giorno. Le fu dato un nome di 6 lettere perchè siamo solo all’inizio della storia e ogni regola ha la sua eccezione.
La cana da sola non era felice, questo pensava la bionda ragazza con il nome di quattro lettere, e tornò a casa con una gattina trovata per strada a cui fu dato un nome di quattro lettere perchè era bello.
Passarono gli anni, solo un paio ma a quell’età sono ancora tanti, e venne accolta in famiglia un’altra piccola e stropicciata gattina sopravvissuta all’ecatombe della sua famiglia. Le fu dato un nome di quattro lettere poiché la descriveva perfettamente.

patapà
A questo punto i tempi erano maturi perché la famiglia di ragazza bionda e ragazzo magro con la barba, con nomi di quattro lettere, si allargasse in maniera più tradizionale. Nacque un buffo bambino con la cresta platinata e gli fu dato un nome antico, poetico e toscano perchè stava bene con il cognome. Casualmente era un nome di quattro lettere (nel casualmente non c’è alcuna ironia).

patamà
A questo punto non accorgersi che il quattro era diventato una costante avrebbe richiesto un’eccessiva ottusità e la parte ossessivo-compulsiva di ragazza bionda con nome di quattro lettere prese il sopravvento. E segnò per sempre la nascita di una minuscola bambina, di uno spelacchiatissimo gatto e di una nuova impaziente fanciulla.

8 risposte a "LA REGOLA DEL QUATTRO"

  1. Per la questione poste nessuna nuova, ma ho imparato a non disperare, la copertina di Lola fatta da Ilaria, arrivò dopo due mesi, il giorno della sua nascita. Basta aver fiducia! La regola della famiglia di tuo marito è terrificante, non oso pensare quando dovete firmare un atto ufficiale ;-P dovete avere muscoli della mano ben allenati ❤

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  2. Ciao bella ragazza dal nome di quattro lettere, aspetto ancora una risposta sulla situazione delle Poste al tuo paese. I tuoi racconti li leggo sempre volentieri e mi fanno divertire. Nella nostra famiglia, invece, vige la regola della famiglia di mio marito, quella del doppio nome ( a volte triplo quando non quadruplo), ma ne usiamo sempre e solo uno a scelta, a seconda dei momenti e spesso un diminuitivo che non c’azzecca.

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  3. Ti conosco solo ora, piacere, ma con questo post la domanda sorge spontanea… Ma non è che la regola del 4 si applica anche al numero dei figli?! 😉
    MammAlessia (mamma di 3 belle A, come la Mamma, ma con nomi di 5 lettere, come il Papà)

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  4. e' vero MammaIn3D! voi avete fatto la perfetta successione!

    Patamà, hai ragione! il problema é che crea un poco di confusione nella lingua italiana e francese… avevo pensato pure alla deriva africana (un nome tipo Mo) ma non viene tanto bene…

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  5. Che buffo! Tempo fa io e Soleil abbiamo già avuto una conversazione di questo genere… anche a Casa in 3D i nomi dei bambini (seppur rigorosamente bisillabi, come quelli dei genitori) sono andati via via abbreviandosi: 6, 5, 4.
    Certo, però, la regola del quattro è inarrivabile! 😀

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  6. ma e' bellissima la vostra storia della regola del quattro! e tenerissima tutta la descrizione.
    la nostra storia e' molto piu' banale… io ho un nome lungo, tagliato corto da un diminutivo che preferisco (e tutti quelli che mi vogliono bene mi chiamano cosi')
    per i figli e' stato una passione per il nome incomprimibile e indeformabile. il primo 4 lettere, il secondo 3, il terzo non arriva ma se pure arrivasse forse eviteremmo di scegliere un 2 lettere…forse…

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